Lucillio, ''Epigrammi''

Si tratta del primo commento moderno dedicato esclusivamente agli epigrammi di Lucillio, prolifico poeta neroniano che, pur essendo uno dei più significativi rappresentanti dell'epigramma satirico greco, è stato studiato soprattutto non per il proprio valore, ma per l'influenza su Marziale. Di lui sopravvivono circa 140 epigrammi, per lo più nel libro XI dell'Antologia.
Il volume contiene un'ampia introduzione, un nuovo testo critico e la traduzione, e un completo commento letterario e filologico. Mentre il corpo del commento si concentra sul particolare, fornendo letture letterarie dei singoli epigrammi e un'analisi linguistica, filologica e stilistica riga per riga, l'introduzione affronta l'identità di Lucillio, la tradizione del testo, lo stile, i temi, la metrica, il contesto culturale, e indaga inoltre le origini e lo sviluppo dell'epigramma skoptic greco.
Particolare attenzione è riservata al modo in cui Lucillius si confronta con le convenzioni del genere, spesso ribaltando le aspettative del lettore. In questo modo l'opera esplora il paradosso insito nel fatto che una forma poetica per sua natura elogiativa (gli epigrammi sono nati per celebrare la morte di un uomo) finisca per divenne il genere della presa in giro e dell'abuso.